sabato 15 marzo 2008

Generatore Eolico




L'idea di sfruttare l'energia del vento per generare un moto rotatorio è vecchia di secoli, prima cugina della tecnologia della ruota idraulica.
Il principale vantaggio dello sfruttamento dell'energia eolica è la disponibilità infinita e totalmente gratuita della fonte energetica ed un impatto ambientale limitato al fattore estetico visto che non sono richieste dighe e canalizzazioni come viene fatto per le centrali idroelettriche.
Il limite di un aerogeneratore sta nella ridotta densità dell'aria che genera potenze limitate relativamente alle dimensioni della turbina eolica. Per avere un'idea dei rapporti in gioco basti considerare che la densità dell'aria, pari a circa 1.225 kg/m, è in rapporto 1/816 rispetto a quella media dell'acqua.
Accade così che una potenza da 1 MW rappresenti più o meno il limite inferiore per quanto riguarda l'applicabilità di una turbina idraulica ma sia una potenza di tutto rispetto per un aerogeneratore.
Il principio funzionale di un generatore eolico è più o meno noto a tutti. Un sistema di pale, messo in rotazione dall'energia del vento, genera un moto rotatorio che, per mezzo di opportuni meccanismi, viene trasmesso ad un generatore elettrico.
Se si osserva un generatore eolico, specialmente in fotografia, dove si perde l'effetto imponente della torre di sostegno e delle gigantesche pale in rotazione, si ha la sensazione di trovarsi di fronte ad una macchina abbastanza banale, una variante dei mulini a vento che sopravvivono nel mondo con finalità puramente turistiche. In realtà la tecnologia utilizzata per progettare e costruire un generatore eolico è molto sofisticata e direttamente mutuata dall'ingegneria aeronautica. Chi scrive lavora da più di trent'anni nel campo della progettazione meccanica nei più svariati campi, compresa l'ingegneria delle turbine idrauliche, e può affermare che la progettazione di un aerogeneratore è attività di grande soddisfazione ed impegno.

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